World Press Photo Exhibition 2023 Roma

5 maggio - 4 GIUGNO

PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI | ROMA

Torna a Roma, presso Palazzo delle Esposizioni, come premiere italiana, la 66° edizione del World Press Photo. La mostra, promossa da Roma Capitale - Assessorato alla Cultura e dall'Azienda Speciale Palaexpo,  ideata dalla Fondazione World Press Photo di Amsterdam e organizzata dall'Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con 10b Photography, ospiterà le foto finaliste del prestigioso premio di fotogiornalismo, che dal 1955 premia ogni anno diversi fotografi professionisti per i loro migliori scatti contribuendo così a costruire la storia del giornalismo visivo mondiale.

I nomi dei quattro vincitori mondiali dell’edizione 2023, selezionati tra 24 vincitori regionali, sono stati annunciati il 20 aprile attraverso i canali online della fondazione; per questa 66° edizione, le giurie globali e regionali formate da esperti internazionali hanno esaminato 60.000 foto e progetti inviati da 3.752 fotografi provenienti da 127 paesi.

Mariupol Maternity Hospital Airstrike

© Evgeniy Maloletka, Associated Press | World Press Photo of the Year

La foto dell'anno è andata al fotografo ucraino Evgeniy Maloletka per la sua immagine straziante scattata il 9 marzo 2022 durante l’assedio di Mariupol in Ucraina: lo scatto ritrae una donna incinta trasportata in barella fuori dal reparto maternità di un ospedale danneggiato nel corso di un attacco aereo russo. La donna gravemente ferita è deceduta mezz’ora dopo aver dato alla luce il corpo senza vita di suo figlio. L’autore è riuscito a catturare la sofferenza umana causata dall'invasione russa dell'Ucraina in un'unica immagine. Il presidente della giuria globale, il photo editor del New York Times e co-fondatore di Diversify Photo, Brent Lewis ha dichiarato: “Con il voto dato nel primo anniversario dall'inizio della guerra in Ucraina, la giuria ha premiato il potere di questa immagine e la storia che c’è dietro, così come le atrocità che mostra. La morte della donna incinta e di suo figlio riassume gran parte della guerra”.

The Price of Peace in Afghanistan

© Mads Nissen, Politiken, Panos Pictures | World Press Photo Story of the Year

Ad aggiudicarsi il premio World Press Photo Story of the Year è stato Mads Nissen, fotografo danese, con la sua storia The Price of Peace in Afghanistan, realizzata per Politiken/Panos Pictures. Il lavoro, attraverso nove inquietanti ma bellissime foto, vuole ricordare le difficoltà quotidiane del popolo afghano che vive ora sotto il regime dei talebani in assenza di aiuti internazionali.

Battered Waters

© Anush Babajanyan, VII Photo/National Geographic Society | World Press Photo Long-Term Project Award, Asia, 2023

A conquistare il premio per il World Press Photo Long-Term Project Award, Asia, 2023, è stato Battered Waters della fotografa armena Anush Babajanyan, per VII Photo/National Geographic Society. Quattro paesi dell’Asia centrale Tagikistan, Kirghizistan, Uzbekistan e Kazakistan sono alle prese con la crisi climatica e con la mancanza di coordinamento nell’utilizzo delle risorse idriche che condividono.  Il progetto mettein luce l’impatto della siccità e della gestione dell'acqua dopo la caduta dell'Unione Sovietica e mostra il potente spirito di resilienza delle popolazioni costrette ad adattarsi alla nuova realtà.

Here, The Doors Don't Know Me

© Mohamed Mahdy | World Press Photo Open Format Award

Il vincitore della categoria World Press Photo Open Format Award, dedicata a progetti che utilizzano diversi media (dal video, al documentario interattivo, alle foto disegnate), è il fotografo egiziano Mohamed Madhy. Attraverso il suo lavoro, Here, The doors don’t know me, l’autore narra, in modo inedito, la storia di una comunità di pescatori che sta scomparendo nel quartiere di Al Max ad Alessandria d’Egitto. Il lavoro è il risultato di una collaborazione con gli stessi protagonisti del progetto, strutturato a più livelli, che si compone di un approccio fotografico, di materiale d’archivio dei residenti, di lettere, disegni scritti a mano, video e suoni.

Net-Zero Transition

© Simone Tramonte | World Press Photo Long-Term Project, Europe

Il World Press Photo, Long-Term Project, Europe, 2023, è stato assegnato all’italiano Simone Tramonte, per il suo progetto Net- Zero Transition, che vuole mostrare le proposte più innovative che potranno permettere all'Europa di diventare il primo continente a impatto zero. Il progetto esplora il rapporto tra uomo, ambiente e innovazione mostrando le nuove soluzioni tecnologiche in grado di guidare il passaggio a una nuova era. Il lavoro affronta in chiave positiva il tema del cambiamento climatico, seguendo le tracce verso un concreto progresso ambientale, tecnologico, scientifico, sociale ed economico.

© Alessandro Cinque, Pulitzer Center/National Geographic | World Press Photo Regional Winner

Un altro italiano, Alessandro Cinque, è stato inoltre premiato tra i vincitori regionali per il suo progetto Alpaqueros, frutto di diversi anni di lavoro sul territorio, dedicato alle evoluzioni delle famiglie in bilico tra sopravvivenza, tradizioni e sostenibilità: è, infatti, la storia di donne allevatrici peruviane che rischiano la vita portando gli alpaca sempre più in alto per combattere il cambiamento climatico e mantenere vivo il commercio che sostiene le loro famiglie.

Il World Press Photo Contest 2023 ha coinvolto giurie regionali e una giuria globale formata da Brent Lewis, Angela Jimu, Hideko Kataoka, Kateryna Radchenko, Tomas Ayuso, Felipe Dana, Maika Elan. Le giurie regionali hanno prima selezionato le voci per categoria nelle loro regioni, dopodiché la giuria globale ha deciso i vincitori regionali e, da questi infine, i vincitori globali. In linea con la nuova strategia, i 4 vincitori finali sono stati dunque selezionati tra i 24 vincitori regionali 2022, per ciascuna delle quattro categorie: Singole, Storie, Progetti a lungo termine e Open Format per ognuna delle sei zone del mondo: Africa, Asia, Europa, Nord e Centro America, America del Sud, Sud Est asiatico e Oceania.
La World Press Photo Exhibition 2023 è stata presentata in anteprima al De Nieuwe Kerk di Amsterdam, nei Paesi Bassi, il 22 aprile, per poi iniziare un tour mondiale, confermandosi come l’appuntamento che restituisce al mondo intero l’enorme capacità documentale e narrativa delle immagini, e il fondamentale ruolo di testimonianza storica.

 

La World Press Photo Foundation è un’istituzione internazionale indipendente per il fotogiornalismo senza fini di lucro. World Press Photo gode del sostegno della Lotteria olandese e PwC.
 

L’Azienda Speciale Palaexpo è uno dei più importanti organizzatori di Arte e Cultura in Italia e gestisce il Palazzo delle Esposizioni, il MACRO, il Mattatoio e il Museo delle Periferie per conto di Roma Capitale. 
 

10b Photography, partner della fondazione World Press Photo, è un centro polifunzionale interamente dedicato alla cultura fotografica. Si propone di mettere a disposizione del territorio l’esperienza e le relazioni costruite nel tempo, con l’obiettivo di portare a Roma e in altre città italiane il meglio della produzione fotografica internazionale, tra cui il più grande e prestigioso concorso di fotogiornalismo mondiale.

 DOVE SIAMO 📌

 

PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI

Via Nazionale, 194

00184, Roma

Ingresso Laboratorio d'Arte e Forum
Via Milano, 13


Ingresso Bookstore

Via Milano, 15/17

Ingresso Caffè delle Esposizioni
Via Milano, 15/17 e via Nazionale 194A

Ingresso Cinema, Auditorium e ristorante
Scalinata di via Milano, 9A

Ingresso riservato ai disabili Via Milano, 13 e Via Piacenza snc



COME RAGGIUNGERCI

Metro
metro A (fermata Repubblica)
metro B (fermata Cavour)

Autobus

64 - 70 - 71 - 117 - 170 - H (FERMATA Nazionale/Palazzo Esposizioni)

Dalla Stazione Termini

Da Piazza dei Cinquecento (davanti alla stazione)
prendere le sopraccitate linee (direzione Piazza Venezia)
per 4 fermate e scendere alla fermata Nazionale/Palazzo Esposizioni

Orari

Lunedì chiusura settimanale

Martedì10.00 - 20.00

Mercoledì   10.00 - 20.00

Giovedì10.00 - 20.00

Venerdì10.00 - 20.00

Sabato10.00 - 20.00

Domenica   10.00 - 20.00

 
L'ingresso è consentito fino a un'ora prima della chiusura.
 
La Libreria è aperta dal martedi alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 20.00. 
Il Caffè delle Esposizioni è aperto martedì, mercoledì e domenica dalle ore 10.00 alle 20.00; giovedì, venerdì e sabato dalle 10.00 alle 02.00.
Il Ristorante Esposizioni è aperto dal martedì alla domenica dalle 12.30 alle 15.30. 
 
 

Biglietti

Intero € 12,50
Ridotto € 10,00
Ragazzi dai 7 ai 18 anni € 6,00
ACQUISTA ONLINE 

Biglietto open € 16,00
ACQUISTA ONLINE 
 
Ingresso gratuito per i bambini fino a 6 anni
 
In occasione della Notte dei Musei, il 13 maggio le mostre VITA DULCISWorld Press PhotoDieter Kopp Roma, a portrait, si possono visitare dalle ore 20.00 alle ore 2.00 (ultimo ingresso alle ore 1.00) con biglietto a 1 euro. Per l'accesso è possibile acquistare il biglietto unicamente in biglietteria.
 
Visite guidate a cura di Coopculture
€ 4,00 oltre al biglietto di ingresso, sabato ore 16.30, domenica e festivi ore 11.00
PRENOTA LA TUA VISITA GUIDATA

 
 
GRUPPI E SCUOLE
Dal martedì al venerdì scuole € 4,00 per studente.
Dal martedì al venerdì gruppi € 10,00 per persona. Sabato domenica e festivi gruppi € 12,50 per persona.
Prenotazione obbligatoria per gruppi € 30,00 email: tour@coopculture.it
Prenotazione obbligatoria scuole € 20,00 (min 10 max 25 persone) email: edu@coopculture.it
 
Visite guidate per gruppi e scuole con prenotazione obbligatoria
Gruppi € 100.00 (minimo 10 — massimo 25 persone) email: tour@coopculture.it
Scuole € 80.00 (minimo 10 — massimo 25 studenti) email: edu@coopculture.it
 
SCUOLA SECONDARIA
Attività a cura di Coopculture scuole € 80,00 per gruppo classe + ingresso mostra € 4,00
Offerta scuole € 70,00 per le classi che prenotano entro il primo mese di mostra o partecipano a due attività servizio didattico a cura di CoopCulture, email: edu@coopculture.it

 
RIDOTTO STAMPA

€ 7,00 
Giornalisti con regolare licenza dell'Ordine Nazionale (professionisti, praticanti, giornalisti). Per i giornalisti che richiedono l'accredito per motivi di servizio l'ammissione è gratuita ed è necessario inviare una richiesta a

 
RIDOTTO TARIFFA SPECIALE ACCOMPAGNATORE ABBONATO

€ 9,00 

 
STUDENTI, RICERCATORI, DOTTORANDI DEGLI ATENEI ROMANI (sia pubblici che privati)

Solo presso la biglietteria del Palazzo delle Esposizioni il venerdì e il sabato, dalle ore 17.00 fino alla chiusura

€ 4,00
 
PRIMO MERCOLEDÌ DEL MESE 

Gratuito per gli under 30 (dalle 14.00 a chiusura)
 

 
IL BIGLIETTO RIDOTTO È VALIDO PER

  • giovani fino a 26 anni

  • adulti oltre i 65 anni

  • insegnanti in attività su presentazione di dichiarazione dell'istituto di provenienza, esclusi professori universitari

  • gruppi con prenotazione obbligatoria (min 10 max 25 persone)

  • convenzioni

  • forze dell'ordine e militari con tessera di riconoscimento

L'INGRESSO GRATUITO È VALIDO PER

  • bambini fino a 6 anni

  • 1 accompagnatore per ogni gruppo prenotato

  • 1 accompagnatore ogni 10 studenti

  • disabile e accompagnatore

  • invalido e accompagnatore

  • guide turistiche 

  • accompagnatori turistici

  • interpreti che accompagnano le guide

  • possessori tessera ICOM e ICROM

Info
tel. 06 696271

Il servizio di risposta via mail è attivo dal lunedi al venerdì dalle ore 9:30 alle 17:00
 
Contattaci via Telegram e Whatsapp

Servizio sperimentale attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 17 (no festivi).

tel. 3386969608
Il numero non è abilitato alla ricezione delle chiamate, ma solo dei messaggi

 

World Press Photo Exhibition 2022 Roma

28 aprile - 12 giugno

PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI | ROMA

 
World Press Photo Singles

North and Central America

SINGLES

Kamloops Residential School

Amber Bracken, Canada, for The New York Times, foto dell’anno dell’edizione 2022 del World Press Photo

In Anteprima Nazionale, dal 28 aprile al 12 giugno torna al Palazzo delle Esposizioni di Roma la mostra del “World Press Photo 2022”. La rassegna presenta le foto finaliste del prestigioso concorso internazionale di fotogiornalismo che dal 1955 premia ogni anno i migliori fotografi professionisti. L’esposizione è ideata dalla World Press Photo Foundation di Amsterdam, promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura e organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con 10b Photography.

I nomi dei quattro vincitori globali dell’edizione 2022 sono stati annunciati il 7 aprile alle ore 12 attraverso i canali online della fondazione; per questa 65° edizione, le giurie globali e regionali formate da esperti internazionali hanno esaminato i lavori di 64.823 foto e progetti, inviati da 4.066 fotografi provenienti da 130 paesi.

Amber Bracken è la vincitrice della foto dell’anno dell’edizione 2022 del World Press Photo. Lo scatto, dal titolo, Kamloops Residential School, mostra una fila di abiti appesi a croci di legno lungo una strada, in ricordo dei bambini indigeni morti presso la Kamloops Indian Residential School, in seguito al rilevamento di 215 presunte tombe non contrassegnate che potrebbero appartenere a bambini che frequentarono la scuola, a Kamloops, in British Columbia, Canada.

 

La presidente della giuria globale Rena Effendi ha detto su questa immagine: “È un tipo di immagine che si insinua nella tua memoria, ispira una sorta di reazione sensoriale. Potevo quasi sentire la quiete in questa fotografia, un momento tranquillo di resa dei conti globale per la storia della colonizzazione, non solo in Canada ma in tutto il mondo”.

 

Ad aggiudicarsi invece il premio World Press Photo Story of the Year, è stato Matthew Abbott con la sua storia sugli indigeni australiani e le loro pratiche per preservare le foreste. A conquistare gli altri due premi novità di quest’anno, il World Press Photo Long-Term Project Award e il World Press Photo Open Format Award, sono stati invece rispettivamente Lalo de Almeida e Isadora Romero.

World Press Photo Story of the Year 2022

STORIES

Saving Forests with Fire

Matthew Abbott, Australia, for National Geographic/Panos Pictures

A conquistare gli altri due premi novità di quest’anno, il World Press Photo Long-Term Project Award e il World Press Photo Open Format Award, sono stati invece rispettivamente Lalo de Almeida e Isadora Romero.

World Press Photo

Long-Term Project

Award 2022

Amazonian Dystopia

Lalo de Almeida, Brazil, for Folha de São Paulo/Panos Pictures

World Press Photo Open Format Award 2022

World Press Photo

Open Format Award 2022

Blood is a Seed

Isadora Romero, Ecuador

In linea con la nuova strategia regionale 2022, i 4 vincitori globali sono stati selezionati tra i 24 vincitori regionali 2022 annunciati il 24 marzo da giurie regionali e globali indipendenti, per ciascuna delle quattro categorie: Singole, Storie, Progetti a lungo termine e Formato aperto per sei zone del mondo: Africa, Asia, Europa, Nord e Centro America, America del Sud, Sud Est asiatico e Oceania.

North and Central America

OPEN FORMAT

The Flower of Time. Guerrero’s Red Mountain

Yael Martínez, Mexico, Magnum Photos

Lista dei vincitori Regionali: Faiz Abubakr Mohamed, Sudan, Sodiq Adelakun Adekola, Nigeria, Agence France-Presse, Rijasolo, Madagascar/France, Riva Press, Rehab Eldalil, Egypt, Amanuel Sileshi, Ethiopia, Agence France-Presse, Fatima Shbair, Palestine, Getty Images, Bram Janssen, the Netherlands, The Associated Press, Senthil Kumaran, India, Kosuke Okahara, Japan, Dar Yasin, India, The Associated Press, Konstantinos Tsakalidis, Greece, for Bloomberg News, Nanna Heitmann, Russia/Germany, Magnum Photos, Guillaume Herbaut, France, Agence VU’, Jonas Bendiksen, Norway, Mary Gelman, Russia, Amber Bracken, Canada, for The New York Times, Ismail Ferdous, Bangladesh, Agence VU’, Louie Palu, Canada, Yael Martínez, Mexico, Sarah Reingewirtz, United States, for Los Angeles Daily News and Southern California News Group, Vladimir Encina, Colombia, Irina Werning, Argentina, Pulitzer Center, Lalo de Almeida, Brazil, for Folha de São Paulo/Panos Pictures, Isadora Romero, Ecuador, Viviana Peretti, Italy, Anonymous, for The New York Times, Matthew Abbott, Australia, for National Geographic/Panos Pictures, Abriansyah Liberto, Indonesia, Charinthorn Rachurutchata, Thailand, Ta Mwe, Myanmar, Sacca Photo. 

 

La mostra “World Press Photo 2022” si conferma come l’appuntamento che dimostra e restituisce al mondo intero la enorme capacità documentale e narrativa delle immagini, rivelandone il fondamentale ruolo di testimonianza storica del nostro tempo.
 

 DOVE SIAMO📍

 

PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI

Via Nazionale, 194

00184, Roma

Ingresso Laboratorio d'Arte e Forum
Via Milano, 13


Ingresso Bookstore

Via Milano, 15/17

Ingresso Caffè delle Esposizioni
Via Milano, 15/17 e via Nazionale 194A

Ingresso Cinema, Auditorium e ristorante
Scalinata di via Milano, 9A

Ingresso riservato ai disabili Via Milano, 13 e Via Piacenza snc



COME RAGGIUNGERCI

Metro
metro A (fermata Repubblica)
metro B (fermata Cavour)

Autobus

64 - 70 - 71 - 117 - 170 - H (FERMATA Nazionale/Palazzo Esposizioni)

Dalla Stazione Termini

Da Piazza dei Cinquecento (davanti alla stazione)
prendere le sopraccitate linee (direzione Piazza Venezia)
per 4 fermate e scendere alla fermata Nazionale/Palazzo Esposizioni

 

 World Press Photo Exhibition 2021 Roma

28 maggio - 22 agosto

mattatoio | ROMA

 World Press Photo of the Year 2021

The First Embrace

© Mads Nissen, Denmark, Politiken/Panos Pictures

Torna a Roma, per la prima volta presso il Mattatoio, la 64° edizione del World Press Photo. La mostra, promossa da Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale e dall'Azienda Speciale Palaexpo, ideata dalla Fondazione World Press Photo di Amsterdam e organizzata dall'Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con 10b Photography, ospita le 141 foto finaliste del prestigioso premio di fotogiornalismo, che dal 1955 premia ogni anno diversi fotografi professionisti per i loro migliori scatti contribuendo così a costruire la storia del miglior giornalismo visivo mondiale.
 

Per la sua 64° edizione il concorso ha visto la partecipazione di 4315 fotografi da 130 paesi diversi che hanno presentato un totale di 74470 immagini per contendersi il titolo nelle 8 diverse categorie del concorso di fotogiornalismo: Contemporary Issues, Environment, General News, Long-Term Projects, Nature, Portraits, Sports, Spot News.
 

A vincere i due premi più importanti, il World Press Photo of the Year e il World Press Photo Story of the Year, sono stati rispettivamente il fotografo danese Mads Nissen e l’italiano Antonio Faccilongo. Nissen ha vinto con la foto The First Embrace, che mostra un’anziana abbracciata da un’infermiera in una casa di riposo per la prima volta dopo mesi a San Paolo, in Brasile.
 

Faccilongo ha vinto con il progetto Habibi, un reportage sul contrabbando di sperma nelle carceri israeliane da parte di famiglie palestinesi che vogliono preservare i loro diritti riproduttivi.

Le foto in mostra raccontano le notizie più rilevanti dell’anno precedente: il coronavirus, ma anche le proteste per l’uccisione di George Floyd, la guerra del Nagorno-Karabakh, gli incendi nel Pantanal, l’invasione di locuste in Kenia, la rimozione delle statue di personaggi controversi.


Antonio Faccilongo, Gabriele Galimberti e Lorenzo Tugnoli sono i tre fotografi italiani tra i vincitori. Oltre che uno dei due premi più importanti, con il suo progetto Faccilongo ha vinto anche nella categoria dei progetti a lungo termine. Galimberti ha vinto nella categoria Ritratti, Storie, con un lavoro per National Geographic sui proprietari di armi negli Stati Uniti. Tugnoli dell’agenzia Contrasto nella categoria Spot News, Storie, per le sue foto dell’esplosione nel porto di Beirut, in Libano, nell’agosto 2020.

A causa della pandemia da COVID-19, la valutazione del concorso si è svolta online. La giuria indipendente, che cambia ogni anno, per questa edizione era presieduta dalla direttrice e cofondatrice della piattaforma photo.circle NayanTara Gurung Kakshapati, che ha valutato le foto insieme a: Ahmed Najm di Metrography Agency, la prima agenzia fotografica in Iraq; il visual director del giornale online russo Takie Dela Andrei Polikanov; la vicedirettrice della fotografia del National Geographic Kathy Moran; Kevin WY Lee, fotografo e direttore creativo; Mulugeta Ayene, fotografo; Pilar Olivares, fotografa di Reuters.
 

In mostra anche quest’anno una sezione dedicata al Digital Storytelling con una serie di video che raccontano gli eventi cruciali del nostro tempo.
 

L’esposizione del World Press Photo 2021 nel suo insieme rappresenta un documento storico che permette di rivivere le storie che caratterizzano la contemporaneità nelle sue molteplici sfaccettature. Il suo carattere internazionale e le migliaia di persone che ogni anno nel mondo visitano la mostra, sono la dimostrazione della capacità che le immagini hanno di trascendere differenze culturali e linguistiche, per raggiungere livelli altissimi e immediati di comunicazione.

World Press Photo Exhibition 2021

Video

 

Dove Siamo 📍

 

 

World Press Photo Exhibition 2020
Roma

16 Giugno - 02 agosto

palazzo delle esposizioni | roma

 

 

La mostra

Si terrà dal 16 giugno al 2 agosto al Palazzo delle Esposizioni di Roma la mostra del World Press Photo 2020. La rassegna, inizialmente programmata per il 25 aprile e rinviata a causa dell’emergenza sanitaria, presenta in anteprima nazionale le 139 foto finaliste del prestigioso concorso internazionale di fotogiornalismo che dal 1955 premia ogni anno i migliori fotografi professionisti. L’esposizione è ideata dalla World Press Photo Foundation di Amsterdam, promossa da Roma CapitaleAssessorato alla Crescita culturale e organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con 10b Photography

In mostra, per la prima volta, anche una selezione delle foto iconiche che hanno vinto il premio come Foto dell'Anno dal 1955 ad oggi.

Oltre alle foto, in mostra per il secondo anno una sezione dedicata al Digital Storytelling con una serie di video che raccontano gli eventi cruciali del nostro tempo

La mostra “World Press Photo 2020” si conferma come l’appuntamento che dimostra e restituisce al mondo intero la enorme capacità documentale e narrativa delle immagini, rivelandone il fondamentale ruolo di testimonianza storica del nostro tempo.

Nothing Personal - the Back Office of War© Nikita Teryoshin, Russia

Nothing Personal - the Back Office of War

© Nikita Teryoshin, Russia

Hafız: Guardians of the Qur’an© Sabiha Çimen, Turkey

Hafız: Guardians of the Qur’an

© Sabiha Çimen, Turkey

Photo Contest 2020 | I Premi

I nomi dei vincitori dell’edizione 2020 sono stati annunciati lo scorso 16 aprile attraverso i social network; la pandemia non ha reso possibile la consueta cerimonia di premiazione che si tiene ogni anno ad Amsterdam e che inaugura il World Press Photo Festival.

Per questa 63° edizione, la giuria formata da esperti internazionali ha esaminato i lavori di 4.282 fotografi, provenienti da 125 paesi per un totale di 73.996 immagini. Sono arrivati in finale 44 fotografi, provenienti da 24 paesi

FOTO DELL’ANNO 2020

Yasuyoshi Chiba è risultato il vincitore della foto dell’anno con Straight Voice. Lo scatto ritrae un giovane che, illuminato dai telefoni cellulari dei suoi compagni, recita poesie nel corso di una manifestazione di protesta che reclama un governo democratico per il Sudan, durante un blackout a Khartum, il 19 giugno 2019.

Ha spiegato il presidente della giuria Lekgetho Makola

"Soprattutto in un tempo in cui c'è molta violenza e molti conflitti, è importante un'immagine che possa ispirare le persone. E qui vediamo questo giovane che non sta sparando, non lancia sassi, ma recita una poesia. Esprime un senso profondo di speranza".

Straight Voice© Yasuyoshi Chiba, Japan, Agence France-Presse

Straight Voice

© Yasuyoshi Chiba, Japan, Agence France-Presse

FOTO DELL’ANNO 2020

Ad aggiudicarsi il premio “World Press Photo Story of the Year” è stato Romain Laurendeau con Kho, The Genesis of Revolt. Kho, nel colloquiale arabo nordafricano, significa fratello. Il reportage racconta il profondo disagio della gioventù algerina che, sfidando le autorità, ha spinto il resto della popolazione a unirsi alla loro azione, dando vita al più grande movimento di protesta dell’Algeria degli ultimi decenni.

Kho, the Genesis of a Revolt

© Romain Laurendeau, France

Il Digital Storytelling Contest 2020|I Premi

Il World Press Photo Digital Storytelling Contest premia le migliori forme di giornalismo visivo abilitate alle tecnologie digitali segnando la 10a edizione del concorso, introdotto per la prima volta nel 2011 dalla World Press Photo Foundation come 'Multimedia Contest'. La decima edizione intende attirare ancora di più l'attenzione sulla diversità dei formati resa possibile dalle piattaforme digitali e sui costanti sviluppi del cinema documentario e della narrazione interattiva. Il concorso è aperto a narratori digitali, giornalisti visivi, produttori e coordinatori di progetti, con contributi che includono il lavoro di un giornalista professionista del visual.

I PREMI

Il Digital Storytelling Contest ha due premi principali: il World Press Photo Interactive of the Year e il World Press Photo Online Video of the Year. Questi premi prevedono un premio in denaro di 10.000 euro. I candidati di ogni categoria riceveranno anche un diploma e un Golden Eye Award.

WORLD PRESS PHOTO INTERACTIVE OF THE YEAR 2020

Il premio World Press Photo Interactive of the Year 2020 è stato assegnato a Battleground PolyU di DJ Clark e il suo team di produzione è stato deciso da una giuria indipendente composta da professionisti della narrazione digitale provenienti da tutto il mondo:

  • Zoeann Murphy (USA), giornalista visiva del The Washington Post e presidente della giuria

  • Zeina Abi Assy (Libano) Direttore dei programmi interattivi del Tribeca Film Institute

  • Inadelso Cossa (Mozambico) regista, produttore e direttore della fotografia

  • Ksenia Diodorova (Russia) co-fondatrice e art director di Gonzo Design

  • Claudia Hinterseer (Paesi Bassi) senior video producer presso il South China Morning Post

  • Guille Isa (Perù) regista

  • Adnaan Wasey (Canada) produttore esecutivo di Launchpad alla WGBH.

    Il premio World Press Photo Interactive of the Year Award celebra la produzione che crea una narrazione interattiva e coinvolgente, attraverso un sapiente editing e design e un'efficace sinergia di forme e contenuti. Battleground PolyU ha vinto questo premio perché la storia stessa è un potente pezzo di giornalismo visivo che fornisce un'eccellente copertura delle proteste alla Hong Kong Polytechnic University (PolyU), creando un racconto a 360 gradi che immerge lo spettatore in un momento determinante della storia della lotta per la democrazia dei hongkonghesi dal punto di vista dei manifestanti. La giuria del Digital Storytelling Contest 2020 era a conoscenza delle organizzazioni accreditate per tutte le produzioni premiate. A differenza del concorso fotografico, dove la giuria è anonima, non è possibile che le opere del Digital Storytelling Contest siano state eliminate dalle produzioni con il nome e l'organizzazione dei giornalisti visivi.

Zoeann Murphy, il presidente della giuria, ha parlato della produzione di DJ Clark:

"Dal momento in cui Battleground PolyU inizia, sei in azione, corri per le strade di Hong Kong con i manifestanti. È un'esperienza straordinaria e un uso fantastico del video a 360°. Filmare proteste caotiche come questa è una sfida, ma vediamo come il giornalista visivo rimane fermo mentre naviga nelle dinamiche in rapido cambiamento".

(Potete leggere qui il motivo per cui la giuria ha scelto Battleground PolyU).

La World Press Photo Foundation è un'organizzazione globale e vogliamo incoraggiare una gamma diversificata di professionisti di tutto il mondo a produrre una visione più completa del mondo che possiamo collegare a un pubblico internazionale. Crediamo nel potere di mostrare e nell'importanza di vedere storie visive di alta qualità. Siamo naturalmente consapevoli dei legami tra China Daily e le autorità cinesi, ma i premi vengono assegnati per la qualità delle storie e ai singoli o ai team. I premi non vengono assegnati per la politica delle organizzazioni o alle organizzazioni. DJ Clark ha trent'anni di esperienza come giornalista visivo per le organizzazioni dei media di tutto il mondo. Attualmente lavora a Hong Kong, dove è direttore multimediale del China Daily Asia Pacific e collabora regolarmente con The Economist, la radio della BBC e il National Geographic. La giuria indipendente del Digital Storytelling Contest ha giudicato Battleground PolyU un ottimo esempio di giornalismo visivo, così come, ha ritenuto degna di premio la produzione del South China Morning Post, The 'Thin Yellow Line' Standing Between Hong Kong Police and Protesters, e allo stesso modo la giuria del concorso fotografico 2020 ha premiato l'Hong Kong Unrest di Nicolas Asfouri per il primo posto nella categoria General News, Stories. Ognuna di queste storie vincitrici incarna il meglio del giornalismo visivo dell'ultimo anno e la World Press Photo Foundation sostiene le decisioni della giuria nell'ambito della nostra missione di collegare il mondo alle storie che contano.

WORLD PRESS PHOTO ONLINE VIDEO OF THE YEAR 2020

Cosa succede quando un'importante area metropolitana finisce l'acqua? Questa domanda è al centro di Scenes From a Dry City, vincitore del World Press Photo Online Video of the Year 2020, una domanda che sta diventando sempre più urgente per i 4,5 milioni e mezzo di abitanti di Città del Capo, in Sudafrica. La città sta vivendo una grave crisi idrica dall'inizio del 2017, quando il governo municipale ha iniziato a supplicare i residenti di conservare l'acqua. Le vignette coinvolgenti e spesso sorprendenti mettono in evidenza l'esacerbazione delle disuguaglianze sociali dovute alla scarsità d'acqua, e danno una rappresentazione netta degli impatti della crisi climatica globale. Con il continuo cambiamento climatico, la gestione delle limitate risorse idriche è sempre più urgente in molti luoghi. Il lavoro di ripresa mozzafiato e il montaggio intelligente hanno lasciato un'impressione duratura sui membri della giuria:

"Questo poetico cortometraggio ha una grafica mozzafiato e una storia avvincente. Parla di una crisi idrica e di disuguaglianza in un luogo specifico, ma è una storia che può essere raccontata da persone provenienti da molte regioni del mondo".

Partners

La World Press Photo Foundation, nata nel 1955, è un’istituzione internazionale indipendente per il foto-giornalismo senza fini di lucro e gode del sostegno del suo partner globale, la lotteria postale olandese e dai suoi partners Aegon e PwC.

Il 10b Photography, partner della fondazione World Press Photo, è un centro polifunzionale interamente dedicato alla fotografia professionale. Tra le varie attività, si propone di mettere a disposizione del territorio l’esperienza e le relazioni costruite nel tempo, con l’obiettivo di portare a Roma e in altre città italiane il più grande e più prestigioso concorso di fotogiornalismo mondiale.

Internazionale, media partner della mostra, è un settimanale italiano d’informazione fondato nel 1993 che pubblica i migliori articoli dei giornali di tutto il mondo.

L’Azienda Speciale Palaexpo è un ente strumentale della città di Roma. Si propone oggi come uno dei più importanti organizzatori di arte e cultura in Italia e gestisce il Palazzo delle Esposizioni, il Macro e il Mattatoio per conto di Roma Capitale.

 

Info|Prenota QUI

Orari

Domenica, martedì, mercoledì e giovedì dalle 10.00 alle 20.00 Venerdì e sabato dalle 10.00 alle 22.30
Lunedì chiuso


L'ingresso è consentito fino a un'ora prima della chiusura ed esclusivamente previa prenotazione obbligatoria gratuita e acquisto del biglietto on line (prenota QUI)


 
Il Bookstore segue gli orari delle sale espositive
Il Ristorante Esposizioni e il Caffè delle Esposizioni riapriranno al pubblico martedì 2 giugno

Informazioni e prenotazioni

Chiama al n. 0639967500

Oppure vai sul sito www.palazzoesposizioni.it

Biglietti

TARIFFE

Intero  € 12,50
Ridotto dai 19 ai 26 anni e over 65  € 10,00
Ridotto dai 7 ai 18 anni  € 6,00
Ridotto Universitari € 4,00 il venerdì e il sabato, dalle ore 19.00 fino alla chiusura
Ridotto € 6,00 dal martedì al venerdì, dalle ore 18.00 fino alla chiusura
Pacchetto famiglia x5  € 22,00
Pacchetto famiglia x4  € 27,00
Under 7 Gratuito

CONVENZIONI

PALAZZO DELLE ESPOSIZIONIVia Nazionale, 19400184, RomaIngresso Laboratorio d'Arte e Forum Via Milano, 13 Ingresso Bookstore Via Milano, 15/17  Ingresso Caffè delle Esposizioni Via Milano, 15/17 e via Nazionale 194A  Ingresso Cinema, Auditorium e ris…

PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI

Via Nazionale, 194

00184, Roma

Ingresso Laboratorio d'Arte e Forum
Via Milano, 13


Ingresso Bookstore

Via Milano, 15/17

Ingresso Caffè delle Esposizioni
Via Milano, 15/17 e via Nazionale 194A

Ingresso Cinema, Auditorium e ristorante
Scalinata di via Milano, 9A

Ingresso riservato ai disabili Via Milano, 13 e Via Piacenza snc



COME RAGGIUNGERCI

Metro
metro A (fermata Repubblica)
metro B (fermata Cavour)

Autobus

64 - 70 - 71 - 117 - 170 - H (FERMATA Nazionale/Palazzo Esposizioni)

Dalla Stazione Termini

Da Piazza dei Cinquecento (davanti alla stazione)
prendere le sopraccitate linee (direzione Piazza Venezia)
per 4 fermate e scendere alla fermata Nazionale/Palazzo Esposizioni

Vademecum del Visitatore

Scarica QUI il file in Pdf.

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World Press Photo Exhibition 2019
Roma

25 aprile - 26 maggio

palazzo delle esposizioni | roma

La mostra

La mostra del World Press Photo 2019 si terrà a Roma, in prima assoluta italiana, presso il Palazzo delle Esposizioni dal 25 aprile al 26 maggio 2019World Press Photo 2019, promossa da Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale, è ideata da World Press Photo Foundation di Amsterdam e organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con 10bphotography.

Meet Bob, Jasper DoestBob nuota nel mare, sotto la supervisione di Odette.

Meet Bob, Jasper Doest

Bob nuota nel mare, sotto la supervisione di Odette.

 

 

Photo Contest 2019 | I Premi

FOTO DELL’ANNO 2019

John Moore è il vincitore della foto dell’anno dell’edizione 2019 del World Press Photo con lo scatto Crying Girl on the Border che mostra la piccola Yanela Sánchez, originaria dell’Honduras, che si dispera mentre lei e la madre Sandra Sánchez vengono arrestate da agenti della polizia di frontiera statunitense a McAllen, in Texas, il 12 giugno 2018.

“John Moore si conferma fotogiornalista sensibile ed attento alla dignità dei soggetti che rappresenta mentre segue le notizie. La bambina che piange disperata davanti alla madre che viene arrestata e perquisita dalla polizia di frontiera al confine tra il Messico e gli Sati Uniti d'America, è un'immagine giornalisticamente efficace e al tempo stesso umanamente struggente. Un'immagine capace di sintetizzare in una frazione di secondo la disumanizzazione di certa politica miope di fronte alle grandi sfide del nostro tempo. Un'immagine diventata ‘virale’ subito dopo la sua prima pubblicazione e che ha saputo rappresentare più di mille parole la critica all'attuale politica di Trump sull'immigrazione” ha commentato Francesco Zizola, vincitore del World Press Photo of the Year nel 1996 e direttore creativo di 10b Photography.

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STORIA DELL’ANNO 2019

Ad aggiudicarsi invece il premio World Press Photo Story of the Year, è stato Pieter Ten Hoopen con The Migrant Caravan. L’immagine mostra un gruppo di persone che corre verso un camion che si è fermato per dare loro un passaggio, fuori Tapanatepec, in Messico, il 30 ottobre 2018, per raggiungere gli Stati Uniti.

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Il Digital Storytelling Contest | I Premi

WORLD PRESS PHOTO INTERACTIVE OF THE YEAR 2019

The Last Generation, una produzione di FRONTLINE / The GroundTour Project.

Com'è crescere in un paese che sta scomparendo?

Questa domanda è il cuore del progetto The Last Generation. Attraverso momenti intimi e storie avvincenti, i giovani protagonisti di questo film parlano delle cause disastrose del cambiamento climatico.
Le Isole Marshall sono una catena di altopiani corallini a metà strada tra le Hawaii e l'Australia, che ospitano oltre 50.000 persone, di cui quasi la metà sotto i diciotto anni. Gli scienziati prevedono che se l'aumento della temperatura globale non sarà contenuto, le isole potrebbero diventare inabitabili di lì a poco.

WORLD PRESS PHOTO ONLINE OF THE YEAR 2019

The Legacy of the ‘Zero Tolerance’ Policy: Traumatized Children With No Access to Treatment, una produzione di Univision News Digital, di Almudena Toral, US, Mexico, 2018.

La storia di Adayanci Pérez, una degli oltre 2.500 bambini che sono stati separati dai loro genitori al confine tra Stati Uniti e Messico, a causa della politica "Zero Tolleranza" sostenuta da Donald Trump. Questa piccola, di 6 anni, è stata lontana dalla sua famiglia per tre mesi e mezzo e quando è tornata non era più la stessa.


I nomi dei vincitori della più importante manifestazione di fotogiornalismo al mondo sono stati resi noti nel corso della cerimonia di premiazione che inaugura il World Press Photo Festival di Amsterdam.

 

Presentazione

Dal 1955 il Premio World Press Photo, uno dei più importanti riconoscimenti nell’ambito del fotogiornalismo, premia ogni anno diversi fotografi professionisti per i loro migliori scatti - presentati come singoli o come racconti - contribuendo così a costruire la storia del miglior giornalismo visivo mondiale.

"Oggi, la Fondazione World Press Photo presenta le migliori immagini e le produzioni che hanno contribuito a costruire l’identità del giornalismo visivo dell’anno appena trascorso e, attraverso le immagini, si impegna ogni anno a portare in primo piano le storie e gli eventi cruciali del nostro tempo. In un epoca dominata dalle fake news, il bisogno di immagini e storie veritiere alle quali poter credere non è mai stato così forte, ed è per questo che siamo orgogliosi di premiare questi fotogiornalisti e narratori digitali. Non vediamo l’ora di condividere il loro lavoro con il resto del mondo, grazie alla mostra itinerante World Press Photo Exhibition 2019." Lars Boering, managing director della Fondazione World Press Photo.

Double Trouble, Blessed Twice, Bénédicte Kurzen, Noor e Sanne de Wilde, NoorVestite con abiti religiosi, due sorelle gemelle stanno su una collina vicino a Igbo-Ora.

Double Trouble, Blessed Twice, Bénédicte Kurzen, Noor e Sanne de Wilde, Noor

Vestite con abiti religiosi, due sorelle gemelle stanno su una collina vicino a Igbo-Ora.

 

Il photo contest

Il Premio World Press Photo è uno dei più importanti riconoscimenti nell’ambito del fotogiornalismo. Ogni anno, da più di 60 anni, una giuria indipendente, formata da esperti internazionali, è chiamata ad esprimersi su migliaia di domande di partecipazione inviate alla Fondazione World Press Photo di Amsterdam da fotogiornalisti provenienti da tutto il mondo.

Quest'anno, il concorso ha visto la partecipazione di 4,783 fotografi da 129 paesi diversi che hanno presentato un totale di 78,801 immagini
Una giuria indipendente composta, con un numero eguale di uomini e donne, da esperti del settore e presieduta da Whitney C. Johnson, vicepresidente Visuals e Immersive Experiences presso National Geographic, ha selezionato anche quest'anno i partecipanti al World Press Photo Contest 2019.
I candidati sono 43, provenienti da 25 differenti paesi: Australia, Belgio, Brasile, Canada, Repubblica Ceca, Egitto, Francia, Germania, Ungheria, Iran, Italia, Messico, Paesi Bassi, Norvegia, Filippine, Portogallo, Russia, Sud Africa, Spagna, Svezia, Syria, Turchia, Regno Unito, Stati Uniti, e Venezuela. Di questi, 14 sono donne (32%), il che rappresenta un significativo aumento rispetto al Photo Contest del 2018, dove solo il 12% dei candidati erano fotografe donne.

Per la 62esima edizione del concorso fotografico, la Fondazione World Press Photo ha introdotto un nuovo importante premio: il "World Press Photo Story of the Year".
Come la "World Press Photo of the Year", questo nuovo riconoscimento vuole rendere omaggio ai fotografi le cui capacità visive e le abilità hanno prodotto storie dall'editing eccellente e una sequenza che cattura un evento o una questione di rilevante importanza dell'anno appena concluso.
I tre candidati al premio World Press Photo Story of the Year sono: The Lake Chad Crisis di Marco Gualazzini (Italia), per la categoria "Ambiente"; The Migrant Caravan di Pieter Ten Hoopen (Paesi Bassi/Svezia) per la categoria "Spot News"; e Yemen Crisis di Lorenzo Tugnoli (Italia), per la categoria "General News".
 

Le sei fotografie nominate a foto dell'anno e le tre storie nominate a storia dell’anno

I sei nominati per il premio "World Press Photo of the Year" sono: Victims of an Alleged Gas Attack Receive Treatment in Eastern Ghouta di Mohammed Badra (Syria), nominato per la categoria "Spot News"; Almajiri Boy di Marco Gualazzini (Italia), nella categoria "Environment"; Being Pregnant After FARC Child-Bearing Ban di Catalina Martin-Chico (Francia/Spagna), nella categoria “Contemporary Issues”; The Disappearance oh Jamal Khashoggi di Chris McGrath (Australia), nella categoria "General News"; Crying Girl on the Border di John Moore (Stati Uniti), nominato nella categoria "Spot News", e Akashinga - the Brave Ones di Brent Stirton (Sud Africa), nella categoria "Environment".
La giuria ha anche nominato tre immagini singole e tre storie in ognuna delle otto categorie del Photo Contest 2019: "Contemporary Issues", "General News", "Environment", "Nature", "Long-Term Projects", "Portraits", "Spot News" e "Sport".

 

 

Il Digital Storytelling Contest

Il World Press Photo Digital Storytelling Contest premia le migliori forme di giornalismo visivo abilitate alle tecnologie digitali. Quest'anno la Fondazione World Press Photo ha introdotto due nuovi premi principali: il World Press Photo Interactive of the Year e il World Press Photo Online Video of the Year.

Per la prima volta World Press Photo Roma 2019 ospiterà i 9 video vincitori che saranno presenti in mostra a Palazzo delle Esposizioni dal 25 Aprile al 26 Maggio.


"Il Concorso di Digital Storytelling racconta davvero il qui e ora, e ci invita a riflettere sulla velocità con cui si consumano i media oggi.
I video sono tracce che le persone possono guardare tranquillamente dai loro computer portatili da casa, ma possono anche vederli sul proprio cellulare mentre sono in viaggio per andare al lavoro. In questo modo, e in maniera molto rapida, storie davvero importanti diventano accessibili ad un pubblico molto vasto”

Zoeann Murphy, Stati Uniti, Video Giornalista.

“Il Concorso di Digital Storytelling include storie che vengono raccontate usando mezzi interattivi che possono andare da una pagina web alla realtà virtuale, realtà aumentata, intelligenza artificiale e video online.”

Zahra Rasool, presidente della giuria del concorso per il Digital Storytelling, India,
responsabile del contrasto VR, Al Jazeera



La giuria durante le varie fasi di selezione

 

 

L’esposizione del World Press Photo 2019 non è soltanto una galleria di immagini sensazionali, ma è un documento storico che permette di rivivere gli eventi cruciali del nostro tempo. Il suo carattere internazionale, le centinaia di migliaia di persone che ogni anno nel mondo visitano la mostra, sono la dimostrazione della capacità che le immagini hanno di trascendere differenze culturali e linguistiche per raggiungere livelli altissimi e immediati di comunicazione

 

Scopri tutte le foto vincitrici qui

Scopri i prossimi eventi in programma sulla nostra pagina Facebook

 

Partners

La World Press Photo Foundation, nata nel 1955, è un’istituzione internazionale indipendente per il fotogiornalismo senza fini di lucro. Il World Press Photo gode del sostegno della Lotteria olandese dei Codici postali ed è sponsorizzata in tutto il mondo da Canon.

Il 10b Photography, partner della fondazione World Press Photo, è un centro polifunzionale interamente dedicato alla fotografia professionale. Si propone di mettere a disposizione del territorio l’esperienza e le relazioni costruite nel tempo, con l’obiettivo di portare a Roma e in altre città italiane il più grande e più prestigioso concorso di fotogiornalismo mondiale.

Internazionale, media partner della mostra, è un settimanale italiano d’informazione fondato nel 1993 che pubblica i migliori articoli dei giornali di tutto il mondo.

L’Azienda Speciale Palaexpo è un ente strumentale della città di Roma. Si propone oggi come uno dei più importanti organizzatori di arte e cultura in Italia e gestisce il Palazzo delle Esposizioni, il Macro e il Mattatoio per conto di Roma Capitale.


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Info

Orari

Domenica, martedì, mercoledì e giovedì: dalle 10.00 alle 20.00
Venerdì e sabato: dalle 10.00 alle 22.30
Lunedì chiuso.

L’ingresso è consentito fino ad una ora prima della chiusura

Informazioni e prenotazioni

Singoli, gruppi e laboratori d’arte
Tel. 06 39967500

www.palazzoesposizioni.it

Biglietti

Intero € 10,00
Ridotto € 8,00 (valido per tutte le mostre in corso)

 

 

Palazzo delle Esposizioni

via Nazionale 194 – 00184 Roma